Nelle Marche il primo innovativo impianto tecnologico che trasforma i fanghi di depurazione in un fertilizzante
Posted On March 26, 2018
0
1.1K Views
Trasformare 3.500 tonnellate di fanghi da depurazione in 4mila tonnellate di fertilizzante ad uso agricolo. Non è un sogno, ma la realtà. È quanto accade da oggi dentro il depuratore di Porto Sant’Elpidio gestito da Tennacola Spa, che serve 27 Comuni tra le province di Fermo e Macerata. L’innovativo sistema è stato presentato durante un convegno che si è tenuto all’hotel Royal di Fermo.
Durante la mattinata organizzata dalla Green Ecol (www.greenecol.com), start up innovativa di Fermo, sono state affrontate le potenzialità del nuovo sistema di trattamento dei fanghi posto in essere presso il depuratore di Porto Sant’Elpidio.
“Risponde – spiega l’Ing. Alfredo Birrozzi, direttore tecnico della Green Ecol - alle problematiche gestionali prima evidenziate attraverso una tecnologia innovativa che trasforma i fanghi biologici di depurazione in fertilizzante eliminando la produzione del rifiuto, offrendo a tutti gli operatori del settore un’efficace alternativa al trattamento tradizionale ed assicurando nel contempo ai gestori certezza esecutiva, contenuti costi economici e una gestione sostenibile, anche sotto il profilo ambientale, dei fanghi di depurazione nella prospettiva dell’economia circolare”.
Il consulente del Tennacola ed ex direttore Sergio Paolucci, ha sottolineato come questo intervento “non porti aggravio di costi, anzi. Migliora la qualità dell’ambiente e riduce l’abbancamento di materiali”. Diversi gli spunti offerti dai relatori. Il prof. Stefano Maglia, professore di Diritto ambientale all’università degli studi di Parma, inquadrato l’utilizzo di questa tecnologia all’interno del complesso quadro normativo; il prof. Marco Trevisan ordinario in Chimica all’Università Cattolica, ha invece presentato le proprietà del fertilizzante ricavato attraverso l’impianto realizzato dall’Eco Elpidiense nel depuratore gestito dal Tennacola: “Un fertilizzante perfetto per terreni poveri di sostanza organica”.
L’innovativa tecnologia brevettata dalla Syngen srl, azienda leader nazionale nel settore del recupero e trasformazione dei fanghi biologici in fertilizzanti correttivi, di cui la Green Ecol ha l’esclusiva per il Centro Sud Italia. Gli impianti di trattamento delle acque reflue urbane producono una quantità sempre maggiore di fanghi con costi di smaltimento molto alti che incidono significativamente nei bilanci aziendali. È inoltre sempre più difficile provvedere al loro smaltimento a causa delle progressive limitazioni sia nell’abbancamento in discarica sia nel riutilizzo “tal quale” in agricoltura. Gli operatori del settore, frequentemente, devono gestire situazioni di emergenza senza avere strumenti efficaci e praticabili di risoluzione del problema, anche per effetto di una legislazione e di una pianificazione rigida, poco chiara e non omogenea nei vari settori.
“Questa tecnologia - aggiunge Fabio Cella ideatore del sistema – offre una soluzione al problema”. Alla Green Ecol, all’Eco Elpidiense e al Presidente del Tennacola Daniele Piatti è arrivato il plauso delle istituzioni, dal vicesindaco di Porto Sant’Elpidio Annalinda Pasquali, dalla presidente della Provincia Moira Canigola: “Da rifiuto a risorsa, questa azione va nella direzione che ogni amministratore ricerca”. Molto soddisfatto anche l’assessore regionale Angelo Sciapichetti che ha parlato di best practice da replicare negli altri impianti delle Marche. “Un esempio vincente di economia circolare. Che sia questo l’esempio di economia sostenibile che deve diventare anche la linea guida della ricostruzione post sisma” ha ribadito in chiusura Fabio Renzi, segretario generale della fondazione Symbola.
Durante la mattinata organizzata dalla Green Ecol (www.greenecol.com), start up innovativa di Fermo, sono state affrontate le potenzialità del nuovo sistema di trattamento dei fanghi posto in essere presso il depuratore di Porto Sant’Elpidio.
“Risponde – spiega l’Ing. Alfredo Birrozzi, direttore tecnico della Green Ecol - alle problematiche gestionali prima evidenziate attraverso una tecnologia innovativa che trasforma i fanghi biologici di depurazione in fertilizzante eliminando la produzione del rifiuto, offrendo a tutti gli operatori del settore un’efficace alternativa al trattamento tradizionale ed assicurando nel contempo ai gestori certezza esecutiva, contenuti costi economici e una gestione sostenibile, anche sotto il profilo ambientale, dei fanghi di depurazione nella prospettiva dell’economia circolare”.
Il consulente del Tennacola ed ex direttore Sergio Paolucci, ha sottolineato come questo intervento “non porti aggravio di costi, anzi. Migliora la qualità dell’ambiente e riduce l’abbancamento di materiali”. Diversi gli spunti offerti dai relatori. Il prof. Stefano Maglia, professore di Diritto ambientale all’università degli studi di Parma, inquadrato l’utilizzo di questa tecnologia all’interno del complesso quadro normativo; il prof. Marco Trevisan ordinario in Chimica all’Università Cattolica, ha invece presentato le proprietà del fertilizzante ricavato attraverso l’impianto realizzato dall’Eco Elpidiense nel depuratore gestito dal Tennacola: “Un fertilizzante perfetto per terreni poveri di sostanza organica”.
L’innovativa tecnologia brevettata dalla Syngen srl, azienda leader nazionale nel settore del recupero e trasformazione dei fanghi biologici in fertilizzanti correttivi, di cui la Green Ecol ha l’esclusiva per il Centro Sud Italia. Gli impianti di trattamento delle acque reflue urbane producono una quantità sempre maggiore di fanghi con costi di smaltimento molto alti che incidono significativamente nei bilanci aziendali. È inoltre sempre più difficile provvedere al loro smaltimento a causa delle progressive limitazioni sia nell’abbancamento in discarica sia nel riutilizzo “tal quale” in agricoltura. Gli operatori del settore, frequentemente, devono gestire situazioni di emergenza senza avere strumenti efficaci e praticabili di risoluzione del problema, anche per effetto di una legislazione e di una pianificazione rigida, poco chiara e non omogenea nei vari settori.
“Questa tecnologia - aggiunge Fabio Cella ideatore del sistema – offre una soluzione al problema”. Alla Green Ecol, all’Eco Elpidiense e al Presidente del Tennacola Daniele Piatti è arrivato il plauso delle istituzioni, dal vicesindaco di Porto Sant’Elpidio Annalinda Pasquali, dalla presidente della Provincia Moira Canigola: “Da rifiuto a risorsa, questa azione va nella direzione che ogni amministratore ricerca”. Molto soddisfatto anche l’assessore regionale Angelo Sciapichetti che ha parlato di best practice da replicare negli altri impianti delle Marche. “Un esempio vincente di economia circolare. Che sia questo l’esempio di economia sostenibile che deve diventare anche la linea guida della ricostruzione post sisma” ha ribadito in chiusura Fabio Renzi, segretario generale della fondazione Symbola.