DIGITALmeet 2020: successo da 60.000 utenti web. Il progetto per la prossima edizione: da “settimana” digitale a festival permanente
Posted On October 28, 2020
0
393 Views
Padova – Si chiude il sipario sull’ottava edizione di DIGITALmeet, il festival italiano sul mondo del digitale, organizzato da Fondazione Comunica e I-Center TAG Padova. Sono stati più di 60mila gli utenti web – grazie anche alla “coda” di eventi programmati negli ultimi tre giorni, dal 25 al 28 ottobre –; quasi 130 gli eventi organizzati in 16 regioni italiane; circa 300 gli speakers coinvolti; 95 le associazioni e i partner con cui sono stati realizzati gli appuntamenti. Un successo, che ha registrato, per alcuni eventi, record di utenti. Come l’intervista ad Andrea Crisanti, che ha raggiunto più di 20mila spettatori, oppure l’evento sulle materie STEM e le donne, che ha toccato quota 3.600 spettatori. Ben sopra i 1.500 gli utenti per “Umani e androidi”, “Il nuovo marketplace del made in Italy e le sue eccellenze”, “Nuovi strumenti e servizi digitali per il lavoro”, “Il ruolo degli European Digital Hub”.
“Un dato rilevante – sottolinea il founder Digitalmeet Gianni Potti - destinato a crescere nelle condivisioni dei video sul canale Youtube. Scoprirete contenuti importanti su tutti i temi, una vera, imperdibile Library del digitale! Dopo 8 edizioni possiamo dire che DIGITALmeet è diventato lo show italiano del digitale di valore!”. Dell’edizione, fruita interamente attraverso il web, dopo che il DPCM di domenica 18 ottobre ha imposto i provvedimenti restrittivi che hanno costretto di convertire tutti gli eventi online, restano molte cose: la prima è proprio l’apporto positivo della rete. La modalità online ha ampliato la platea degli spettatori e dei fruitori degli eventi, portando il dato degli utenti ad essere più che raddoppiato rispetto ai 25mila dello scorso anno.
Resta, poi, il Manifesto di Piediluco, il documento che DIGITALmeet ha presentato a Governo e Parlamento in cui chiede un cambio di passo, una visione nuova e diversa dello sviluppo territoriale, dove il digitale e la sostenibilità aiutino a vivere meglio, in un nuovo umanesimo che sia al tempo stesso digitale, sociale e ambientale. Si tratta di un documento che teorizza il passaggio dalla smart city alla smart land digitale (che ha i capisaldi nella banda larga, nel 5G, nelle competenze digitali), cioè l’estensione della smart city oltre i confini urbani, attraverso le buone pratiche legate all’economia, all’energia, alla mobilità, al paesaggio, alla cittadinanza. E, ancora, resta l’alfabetizzazione digitale.
“Abbiamo affrontato moltissimi temi – continua Gianni Potti -: dalla salute, alla didattica, dal lavoro all’innovazione per le imprese. In un processo di alfabetizzazione digitale che è stato messo a terra attraverso l’informazione e la formazione. Penso, ad esempio, all’appuntamento con i Digital Evangelist, i volontari che a partire dal 2 novembre diffondono l’alfabetizzazione digitale tra i cittadini in collaborazione con Aspiag, concessionario del marchio Despar per il Nordest”.
Il bilancio complessivo dell’ottava edizione del festival induce gli organizzatori a mettere sul piatto nuovi progetti per il futuro. Anzitutto, l’intenzione di stilare un progetto di legge per portare il coding come materia obbligatoria nelle scuole, fin dalle elementari. Il coding è una disciplina che ha come base il pensiero computazionale, cioè il processo mentale che mira alla risoluzione dei problemi combinando metodi caratteristici e strumenti intellettuali (come i giochi interattivi). Si tratta di un linguaggio che, se imparato dall’infanzia, aiuta a ragionare scomponendo il problema, analizzandone i pezzi e componendo la soluzione. DIGITALmeet propone il coding come materia scolastica attraverso un progetto di legge che è già stato avviato e ha già trovato il sostegno trasversale di senatori e deputati. C’è, poi, il progetto di estendere DIGITALmeet lungo tutto l’arco dell’anno. Non solo nel confine della settimana di ottobre – che il prossimo anno sarà quella dal 19 al 23 e che resterà il momento clou – ma anche negli altri mesi del 2021, in modo da trasformare DIGITALmeet in un format permanente.
“Già per il 18 novembre – ancora Gianni Potti – stiamo organizzando un evento speciale, la maratona delle start up, che passerà in rassegna start up e idee innovative in cerca di investitori ed estimatori. Diamo futuro alle giovani imprese”. L’idea rientra nella più ampia intenzione di diffondere il più possibile l’alfabetizzazione digitale, in una sorta di umanesimo che fonda in sé la tecnologia e la sua umanizzazione. Non a caso l’ultimo evento in programma, oggi in streaming dal CUOA di Altavilla Vicentina, ha avuto per titolo “UMANESIMO DIGITALE: per una sustainable &digital society”. Sono intervenuti Filippo Miola (Presidente e CEO di Array System), Gianni Potti (founder DIGITALmeet), Alberto Felice De Toni (professore di Ingegneria), Gianni Dal Pozzo (Ad di Considi) Giuseppe Caldiera (direttore generale di CUOA Business School), Marco Pezzana (Ceo di Vitec), Roberto Masiero (IUAV). La traccia esprime l’obiettivo finale di DIGITALmeet: raggiungere uno stile di vita dove il digitale sia “umano”, avere una visione nuova e diversa dello sviluppo territoriale, in una prospettiva di Digital Society digitale, sociale e ambientale.
“Un dato rilevante – sottolinea il founder Digitalmeet Gianni Potti - destinato a crescere nelle condivisioni dei video sul canale Youtube. Scoprirete contenuti importanti su tutti i temi, una vera, imperdibile Library del digitale! Dopo 8 edizioni possiamo dire che DIGITALmeet è diventato lo show italiano del digitale di valore!”. Dell’edizione, fruita interamente attraverso il web, dopo che il DPCM di domenica 18 ottobre ha imposto i provvedimenti restrittivi che hanno costretto di convertire tutti gli eventi online, restano molte cose: la prima è proprio l’apporto positivo della rete. La modalità online ha ampliato la platea degli spettatori e dei fruitori degli eventi, portando il dato degli utenti ad essere più che raddoppiato rispetto ai 25mila dello scorso anno.
Resta, poi, il Manifesto di Piediluco, il documento che DIGITALmeet ha presentato a Governo e Parlamento in cui chiede un cambio di passo, una visione nuova e diversa dello sviluppo territoriale, dove il digitale e la sostenibilità aiutino a vivere meglio, in un nuovo umanesimo che sia al tempo stesso digitale, sociale e ambientale. Si tratta di un documento che teorizza il passaggio dalla smart city alla smart land digitale (che ha i capisaldi nella banda larga, nel 5G, nelle competenze digitali), cioè l’estensione della smart city oltre i confini urbani, attraverso le buone pratiche legate all’economia, all’energia, alla mobilità, al paesaggio, alla cittadinanza. E, ancora, resta l’alfabetizzazione digitale.
“Abbiamo affrontato moltissimi temi – continua Gianni Potti -: dalla salute, alla didattica, dal lavoro all’innovazione per le imprese. In un processo di alfabetizzazione digitale che è stato messo a terra attraverso l’informazione e la formazione. Penso, ad esempio, all’appuntamento con i Digital Evangelist, i volontari che a partire dal 2 novembre diffondono l’alfabetizzazione digitale tra i cittadini in collaborazione con Aspiag, concessionario del marchio Despar per il Nordest”.
Il bilancio complessivo dell’ottava edizione del festival induce gli organizzatori a mettere sul piatto nuovi progetti per il futuro. Anzitutto, l’intenzione di stilare un progetto di legge per portare il coding come materia obbligatoria nelle scuole, fin dalle elementari. Il coding è una disciplina che ha come base il pensiero computazionale, cioè il processo mentale che mira alla risoluzione dei problemi combinando metodi caratteristici e strumenti intellettuali (come i giochi interattivi). Si tratta di un linguaggio che, se imparato dall’infanzia, aiuta a ragionare scomponendo il problema, analizzandone i pezzi e componendo la soluzione. DIGITALmeet propone il coding come materia scolastica attraverso un progetto di legge che è già stato avviato e ha già trovato il sostegno trasversale di senatori e deputati. C’è, poi, il progetto di estendere DIGITALmeet lungo tutto l’arco dell’anno. Non solo nel confine della settimana di ottobre – che il prossimo anno sarà quella dal 19 al 23 e che resterà il momento clou – ma anche negli altri mesi del 2021, in modo da trasformare DIGITALmeet in un format permanente.
“Già per il 18 novembre – ancora Gianni Potti – stiamo organizzando un evento speciale, la maratona delle start up, che passerà in rassegna start up e idee innovative in cerca di investitori ed estimatori. Diamo futuro alle giovani imprese”. L’idea rientra nella più ampia intenzione di diffondere il più possibile l’alfabetizzazione digitale, in una sorta di umanesimo che fonda in sé la tecnologia e la sua umanizzazione. Non a caso l’ultimo evento in programma, oggi in streaming dal CUOA di Altavilla Vicentina, ha avuto per titolo “UMANESIMO DIGITALE: per una sustainable &digital society”. Sono intervenuti Filippo Miola (Presidente e CEO di Array System), Gianni Potti (founder DIGITALmeet), Alberto Felice De Toni (professore di Ingegneria), Gianni Dal Pozzo (Ad di Considi) Giuseppe Caldiera (direttore generale di CUOA Business School), Marco Pezzana (Ceo di Vitec), Roberto Masiero (IUAV). La traccia esprime l’obiettivo finale di DIGITALmeet: raggiungere uno stile di vita dove il digitale sia “umano”, avere una visione nuova e diversa dello sviluppo territoriale, in una prospettiva di Digital Society digitale, sociale e ambientale.