Pubblicato un teorema scientifico-forense che mette in discussione le fondamenta psicologiche del Codice Penale
Posted On June 5, 2024
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La rivista scientifica: “I Quaderni di Agenda Digitale.eu”, costola scientifica del “Giornale dell’ Agenda Digitale italiana Europea”, nel suo ultimo numero di gennaio/aprile 2024, n.0016 (consultabile in open-access) ha pubblicato il teorema coniato dal prof. Vincenzo Lusa, basato sulle Neuroscienze forensi, diritto e giurisprudenza penale, e volto a dimostrare che l’articolo 42 del codice penale (che, come noto, è pertinente al dolo e all’ideazione psicologica del reato) è errato dal punto di vista scientifico.
Il teorema dal titolo: ”Autopsia psicologica dell’autore di reato: un modello informatico per decifrare il movente” è stato pubblicato in peer-review. con sottomissione, revisione e accettazione scientifica. Il teorema mette in discussione l'attuale impianto della dottrina penale che riguarda la sfera psicologica relativa all’ideazione del reato e rappresenta un’inedita visione del soggetto umano all’interno del procedimento penale, una volta che venga corretto l’articolo 42 del codice penale.
Invero, secondo il teorema è errato:
1. il concetto di "coscienza e volontà dell' azione" ex art.42 c.p.
Sempre in base al teorema divengono anche fallaci i seguenti principi:
1. nell'art. 43 c.p. la frase "secondo l'intenzione";
2. ex art. 43 c.p. la frase: "è preveduto e voluto" dalla quale si origina il concetto di semplice "rappresentazione" ovvero la visione anticipata di tutti gli elementi costitutivi e significativi del fatto reato (da parte di chi lo commette) oltre ad essere frainteso il concetto di “libera volontà” come consapevole realizzazione dell'evento;
3. è altresì errata la corrente giurisprudenziale che distingue il Dolo dal Movente del reato. Il teorema propone una rivoluzione copernicana e dimostra che gran parte delle teorie penalistiche è attualmente o obsolete dal punto di vista scientifico nonché giuridico.
Il teorema dal titolo: ”Autopsia psicologica dell’autore di reato: un modello informatico per decifrare il movente” è stato pubblicato in peer-review. con sottomissione, revisione e accettazione scientifica. Il teorema mette in discussione l'attuale impianto della dottrina penale che riguarda la sfera psicologica relativa all’ideazione del reato e rappresenta un’inedita visione del soggetto umano all’interno del procedimento penale, una volta che venga corretto l’articolo 42 del codice penale.
Invero, secondo il teorema è errato:
1. il concetto di "coscienza e volontà dell' azione" ex art.42 c.p.
Sempre in base al teorema divengono anche fallaci i seguenti principi:
1. nell'art. 43 c.p. la frase "secondo l'intenzione";
2. ex art. 43 c.p. la frase: "è preveduto e voluto" dalla quale si origina il concetto di semplice "rappresentazione" ovvero la visione anticipata di tutti gli elementi costitutivi e significativi del fatto reato (da parte di chi lo commette) oltre ad essere frainteso il concetto di “libera volontà” come consapevole realizzazione dell'evento;
3. è altresì errata la corrente giurisprudenziale che distingue il Dolo dal Movente del reato. Il teorema propone una rivoluzione copernicana e dimostra che gran parte delle teorie penalistiche è attualmente o obsolete dal punto di vista scientifico nonché giuridico.