Adozione di embrioni senza confini
Nel 2004 l'Institut Marquès, centro internazionale di Riproduzione Assistita, ha deciso di destinare all'adozione gli embrioni rimasti senza destinazione nei propri laboratori. 18 anni dopo, pazienti di 124 nazionalità si sono recati in questo centro di Barcellona per adottarli. Sono già più di 2.000 i bambini nati grazie a questa iniziativa. Si tratta di un programma pionieristico che accoglie embrioni di coppie giovani e sane che hanno completato con successo il loro ciclo di fecondazione in vitro e che hanno affidato alla clinica il futuro degli embrioni di cui non avevano più bisogno.
Fin dal suo lancio, il programma di adozione di embrioni dell'Institut Marquès è stato ben accolto da diversi collettivi. La sua ripercussione internazionale ha indotto persone da tutto il mondo a rivolgersi espressamente a questo centro per offrire in donazione i propri embrioni, crioconservati in altre cliniche. L'Institut Marquès presenta questo fenomeno alla comunità medica europea, riunita in occasione del 38° Congresso della Società Europea di Riproduzione Umana (ESHRE), che si terrà fino al 6 luglio a Milano.
Come spiegato dal Dott. Borja Marquès, nella sua presentazione all’ESHRE: “Dopo il trattamento di fecondazione in vitro, molti pazienti hanno embrioni congelati. Nella maggior parte dei paesi europei, le leggi non consentono ai pazienti di decidere il destino dei loro embrioni "restanti". Sempre più decidono di donarli, per far sì che anche altre persone possano essere genitori. Molti di questi pazienti ci contattano perché hanno sentito parlare del nostro programma di adozione di embrioni e vogliono inviarci i loro dalla clinica in cui sono stati crioconservati”.
Nel 2018, l'Institut Marquès ha iniziato a ricevere richieste da pazienti di tutto il mondo per il trasferimento dei loro embrioni in eccedenza presso la clinica di Barcellona. A causa di difficoltà legali, attualmente vengono studiati solo casi provenienti da paesi europei. Sono stati valutati 47 casi e sono stati accettati 17 embrioni provenienti da Italia, Belgio, Irlanda e Grecia. Per essere accettati, questi embrioni devono soddisfare determinati requisiti medici essenziali e disporre di tutte le informazioni dal laboratorio di embriologia da cui provengono.