4 ottimi investimenti su cui puntare nel 2022
Posted On February 10, 2022
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Per alcuni potrebbe sembrare una sorpresa, ma il mercato del rum è in ascesa verticale e le bottiglie da collezione stanno salendo di valore a ritmi mai visti, registrando incrementi di valore annuali mediamente superiori al 30%.
Abbiamo già assistito a un fenomeno pressoché identico nel mercato dei whisky, quando intorno al 2007/2008, le quotazioni hanno iniziato a lievitare a ritmi vertiginosi, segnando un trend che dura da quasi 20 anni e che ha permesso di ottenere, a chi ha saputo cogliere l'opportunità, ritorni anche ben superiori al 1000%.
Paragonate da alcuni analisti alle criptovalute per velocità di crescita in valore, hanno però una differenza sostanziale: oggi è possibile creare una criptovaluta ogni giorno, mentre le bottiglie di rum sono limitate. Ogni volta che ne viene aperta una, inoltre, le altre diventano inevitabilmente più rare, contribuendo a farne aumentare il valore. Altra considerazione da fare, è che sono un bene reale, un qualcosa da poter tenere in mano. Un bene tangibile immediatamente convertibile in denaro.
LA STORIA SI RIPETE
Ci sono tantissime analogie tra l’investimento sul rum e ciò che è successo nel mondo del whisky 20 anni fa.
A cavallo degli anni 70/80, c’era scarsa richiesta di whisky e questo fece si che un numero incredibili di barili di altissima qualità, siano rimasti ad invecchiare per anni nelle varie distillerie, per poi essere messi in commercio a prezzi irrisori. Molti whisky usciti sul mercato tra gli anni 80 e 90, non solo era ben invecchiati, ma erano anche di incredibile qualità. Quelle stesse bottiglie che sul mercato attuale valgono diverse decine di migliaia di euro, se non centinaia, fino ad arrivare alle bottiglie più prestigiose, quotate milioni.
Il rum sta vivendo una cosa del tutto similare; la scarsa richiesta degli anni passati, ha permesso di avere a disposizione liquidi degli anni 80, 90 e 00, che al giorno d’oggi sono sempre più contesi.
La scarsa richiesta, unita alla crisi dello zucchero di quegli anni, portò al rallentamento nella produzione ed in alcuni casi, anche alla chiusura delle distillerie stesse. Oggi ci sono stock di invecchiamenti incredibili che termineranno a breve. Questo significa di fatto, che alcuni liquidi resteranno irripetibili, mentre per vederne altri, dovremo aspettare almeno 30 o 40 anni.
Il rum è ricco di storia almeno quanto il whisky, con un fascino legato alla storia del colonialismo, fatto di conquista e sofferenza, leggende e schiavitù.
È una opportunità pazzesca per costruire qualcosa di veramente significativo nei prossimi anni. Entrare adesso significa vedere i benefici in breve tempo e farlo prima che tutti gli altri capiscano il potenziale, è fondamentale. Quando sei il primo, hai la scelta migliore, vedi la crescita del valore, la crescita del mercato.
Il rum ha visto una crescita costante di pubblico dal 2014 ad oggi, ad un ritmo del 30% in più di appassionati ogni anno, riuscendo ad attrarre anche una fascia più giovane, come i cosiddetti millennials o generazione z, traducendosi di fatto in un ricambio generazionale di appassionati garantito per i prossimi decenni.
TREND PER IL 2022
Contrariamente a quanto pensano molti, con la possibilità di investire partendo da poche centinaia di euro, arrivando fino a decine di migliaia e oltre, l’investimento sul rum è ancora alla portata di tutti.
La chiave dell’investimento, è scovare quelle con il potenziale maggiore affidandosi ai servizi di investimento e alle aste on line, divenuti sempre più il punto di riferimento dove poter trovare bottiglie rare. Il team di RumTrades vanta anni di esperienza nel settore, ed ha preparato una lista di 4 ottimi investimenti su cui puntare nel 2022.
1. I rum di Haiti Haiti è il paese che vanta il maggior numero di distillerie attive al mondo, scoperte grazie al primo viaggio ufficiale di Velier nel 2012. Isolata dal resto del mondo per circa 200 anni, ogni distilleria di Haiti può contare su tecniche di distillazione antiche, ultima eredità della colonizzazione Francese, e su varietà di canna da zucchero autoctone, biologiche e raccolte rigorosamente a mano come si faceva una volta. L’aggiunta del know-how Velier, sta portando agli appassionati di tutto il mondo un rum di qualità rara dal potenziale incredibile. Il prezzo ancora accessibile di questi imbottigliamenti, li rendono perfetti per chi vuole iniziare con un investimento contenuto.
2. Edizioni mini non destinate alla vendita e i formati magnum I formati diversi dal classico 70 cl, hanno da sempre stimolato la fantasia dei collezionisti di tutto il mondo, soprattutto per la loro raritá. I formati magnum, rarissimi nel mondo del rum, rappresentano un ottimo investimento, così come le miniature. In periodi recenti sono state create diverse bottiglie mini non destinate alla vendita al pubblico, esclusive per i soci dei vari club. Quelle che hanno la stessa versione in 70 cl, sono spesso ricercatissime ed hanno un potenziale ritorno sull’investimento estremamente elevato.
3. Liquidi anni 80, 90 e 00
I rum distillati negli anni 80, 90 e 00, rappresentano di sicuro una grande opportunità e grazie all’ottimo lavoro di alcuni imbottigliatori indipendenti, è possibile acquistare dei rum con un fascino e una storia incredibile senza spendere follie. Questi stock termineranno a breve e dovremo aspettare almeno 30 o 40 anni per vederne altri, con quotazioni destinate inevitabilmente a salire. Si tratta di investimenti ancora accessibili, e si puó iniziare con poche centinaia di euro.
4. Caroni e Demerara Velier Impossibile non citare tra i migliori investimenti i Caroni con invecchiamento tropicale, scoperti quasi casualmente da Luca Gargano nel 2004, poco tempo dopo la chiusura della distilleria avvenuta nel 2003, o i leggendari ‘Old Velier’s Demerara’.
Si tratta probabilmente delle bottiglie che hanno iniziato a far salire la febbre mondiale per il rum; una pietra miliare nella storia dei distillati e l’oggetto dei desideri di collezionisti, appassionati e investitori da ogni parte del mondo. Si tratta di investimenti economicamente piú impegnativi, ma l’acquisto di ognuno di questi imbottigliamenti, equivale a portare a casa un pezzo di storia, da trattare come un’opera d’arte. Arrivati sul mercato a partire dal 2004 e quotati poche centinaia di euro fino al 2017/2018, l’ultimo periodo ha visto un’impennata senza precedenti, che non accenna ad arrestarsi.
Attualmente quotate diverse migliaia di euro e con un potenziale incredibile, rappresentano quanto di meglio si possa desiderare e si piazzano di fatto al primo posto tra i migliori investimenti anche per il 2022.
Rum Trades, grazie alla propria rete di venditori e contatti, propone ogni mese una selezione di rum introvabili, estremamente ricercati ed ottimi per investire. Ogni bottiglia proposta, è visionata fisicamente dai nostri specialisti, mettendovi al riparo dalle insidie del fai da te e dai rischi dell’acquisto da privati sui marketplace. Grazie ai metodi di pagamento più sicuri presenti sul mercato, come Paypal o Stripe, chiunque può acquistare in tutta tranquillità. Il momento giusto per iniziare è ora.
Abbiamo già assistito a un fenomeno pressoché identico nel mercato dei whisky, quando intorno al 2007/2008, le quotazioni hanno iniziato a lievitare a ritmi vertiginosi, segnando un trend che dura da quasi 20 anni e che ha permesso di ottenere, a chi ha saputo cogliere l'opportunità, ritorni anche ben superiori al 1000%.
Paragonate da alcuni analisti alle criptovalute per velocità di crescita in valore, hanno però una differenza sostanziale: oggi è possibile creare una criptovaluta ogni giorno, mentre le bottiglie di rum sono limitate. Ogni volta che ne viene aperta una, inoltre, le altre diventano inevitabilmente più rare, contribuendo a farne aumentare il valore. Altra considerazione da fare, è che sono un bene reale, un qualcosa da poter tenere in mano. Un bene tangibile immediatamente convertibile in denaro.
LA STORIA SI RIPETE
Ci sono tantissime analogie tra l’investimento sul rum e ciò che è successo nel mondo del whisky 20 anni fa.
A cavallo degli anni 70/80, c’era scarsa richiesta di whisky e questo fece si che un numero incredibili di barili di altissima qualità, siano rimasti ad invecchiare per anni nelle varie distillerie, per poi essere messi in commercio a prezzi irrisori. Molti whisky usciti sul mercato tra gli anni 80 e 90, non solo era ben invecchiati, ma erano anche di incredibile qualità. Quelle stesse bottiglie che sul mercato attuale valgono diverse decine di migliaia di euro, se non centinaia, fino ad arrivare alle bottiglie più prestigiose, quotate milioni.
Il rum sta vivendo una cosa del tutto similare; la scarsa richiesta degli anni passati, ha permesso di avere a disposizione liquidi degli anni 80, 90 e 00, che al giorno d’oggi sono sempre più contesi.
La scarsa richiesta, unita alla crisi dello zucchero di quegli anni, portò al rallentamento nella produzione ed in alcuni casi, anche alla chiusura delle distillerie stesse. Oggi ci sono stock di invecchiamenti incredibili che termineranno a breve. Questo significa di fatto, che alcuni liquidi resteranno irripetibili, mentre per vederne altri, dovremo aspettare almeno 30 o 40 anni.
Il rum è ricco di storia almeno quanto il whisky, con un fascino legato alla storia del colonialismo, fatto di conquista e sofferenza, leggende e schiavitù.
È una opportunità pazzesca per costruire qualcosa di veramente significativo nei prossimi anni. Entrare adesso significa vedere i benefici in breve tempo e farlo prima che tutti gli altri capiscano il potenziale, è fondamentale. Quando sei il primo, hai la scelta migliore, vedi la crescita del valore, la crescita del mercato.
Il rum ha visto una crescita costante di pubblico dal 2014 ad oggi, ad un ritmo del 30% in più di appassionati ogni anno, riuscendo ad attrarre anche una fascia più giovane, come i cosiddetti millennials o generazione z, traducendosi di fatto in un ricambio generazionale di appassionati garantito per i prossimi decenni.
TREND PER IL 2022
Contrariamente a quanto pensano molti, con la possibilità di investire partendo da poche centinaia di euro, arrivando fino a decine di migliaia e oltre, l’investimento sul rum è ancora alla portata di tutti.
La chiave dell’investimento, è scovare quelle con il potenziale maggiore affidandosi ai servizi di investimento e alle aste on line, divenuti sempre più il punto di riferimento dove poter trovare bottiglie rare. Il team di RumTrades vanta anni di esperienza nel settore, ed ha preparato una lista di 4 ottimi investimenti su cui puntare nel 2022.
1. I rum di Haiti Haiti è il paese che vanta il maggior numero di distillerie attive al mondo, scoperte grazie al primo viaggio ufficiale di Velier nel 2012. Isolata dal resto del mondo per circa 200 anni, ogni distilleria di Haiti può contare su tecniche di distillazione antiche, ultima eredità della colonizzazione Francese, e su varietà di canna da zucchero autoctone, biologiche e raccolte rigorosamente a mano come si faceva una volta. L’aggiunta del know-how Velier, sta portando agli appassionati di tutto il mondo un rum di qualità rara dal potenziale incredibile. Il prezzo ancora accessibile di questi imbottigliamenti, li rendono perfetti per chi vuole iniziare con un investimento contenuto.
2. Edizioni mini non destinate alla vendita e i formati magnum I formati diversi dal classico 70 cl, hanno da sempre stimolato la fantasia dei collezionisti di tutto il mondo, soprattutto per la loro raritá. I formati magnum, rarissimi nel mondo del rum, rappresentano un ottimo investimento, così come le miniature. In periodi recenti sono state create diverse bottiglie mini non destinate alla vendita al pubblico, esclusive per i soci dei vari club. Quelle che hanno la stessa versione in 70 cl, sono spesso ricercatissime ed hanno un potenziale ritorno sull’investimento estremamente elevato.
3. Liquidi anni 80, 90 e 00
I rum distillati negli anni 80, 90 e 00, rappresentano di sicuro una grande opportunità e grazie all’ottimo lavoro di alcuni imbottigliatori indipendenti, è possibile acquistare dei rum con un fascino e una storia incredibile senza spendere follie. Questi stock termineranno a breve e dovremo aspettare almeno 30 o 40 anni per vederne altri, con quotazioni destinate inevitabilmente a salire. Si tratta di investimenti ancora accessibili, e si puó iniziare con poche centinaia di euro.
4. Caroni e Demerara Velier Impossibile non citare tra i migliori investimenti i Caroni con invecchiamento tropicale, scoperti quasi casualmente da Luca Gargano nel 2004, poco tempo dopo la chiusura della distilleria avvenuta nel 2003, o i leggendari ‘Old Velier’s Demerara’.
Si tratta probabilmente delle bottiglie che hanno iniziato a far salire la febbre mondiale per il rum; una pietra miliare nella storia dei distillati e l’oggetto dei desideri di collezionisti, appassionati e investitori da ogni parte del mondo. Si tratta di investimenti economicamente piú impegnativi, ma l’acquisto di ognuno di questi imbottigliamenti, equivale a portare a casa un pezzo di storia, da trattare come un’opera d’arte. Arrivati sul mercato a partire dal 2004 e quotati poche centinaia di euro fino al 2017/2018, l’ultimo periodo ha visto un’impennata senza precedenti, che non accenna ad arrestarsi.
Attualmente quotate diverse migliaia di euro e con un potenziale incredibile, rappresentano quanto di meglio si possa desiderare e si piazzano di fatto al primo posto tra i migliori investimenti anche per il 2022.
Rum Trades, grazie alla propria rete di venditori e contatti, propone ogni mese una selezione di rum introvabili, estremamente ricercati ed ottimi per investire. Ogni bottiglia proposta, è visionata fisicamente dai nostri specialisti, mettendovi al riparo dalle insidie del fai da te e dai rischi dell’acquisto da privati sui marketplace. Grazie ai metodi di pagamento più sicuri presenti sul mercato, come Paypal o Stripe, chiunque può acquistare in tutta tranquillità. Il momento giusto per iniziare è ora.